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Cancellazione Crif: come farsi eliminare dal registro dei cattivi pagatori

Tempo di lettura: 3 minuti

Come ottenere la cancellazione Crif? Prima di rispondere alla domanda del focus, è importante scoprire cos’è il Crif e come funziona.

In Italia, per evitare rischi di insolvenza, banche e società finanziarie indagano sul merito creditizio di chi richiede un prestito tramite i SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie). I SIC sono tre: Crif, Ecis e CTC. 

I cattivi pagatori ed i protestati vengono segnalati in appositi registri e si finisce nella black list, la lista nera. Banche e finanziarie attingono a questi database per verificare l’affidabilità di chi richiede un finanziamento, prima di concederlo.

A seconda della gravità dell’insolvenza, un cattivo pagatore può rischiare di non vedersi concedere futuri prestiti o, addirittura, di non poter più aprire un conto corrente.Andiamo con ordine e scopriamo cos’è il Crif.

Cancellazione Crif: cos’è la Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria

Il Crif è un sistema gestionale privato (scollegato dallo Stato, Forze dell’Ordine e Guardia di Finanza) che raccoglie ed è in possesso di tutti i dati relativi a prestiti, concessioni e pagamenti rateizzati. E’ il gestore di SIC che fa capo, a sua volta, a Eurisc. 

Chiunque abbia richiesto o chieda un finanziamento, prestito o mutuo ha un profilo creditizio all’interno del Crif. Il database del Crif raccoglie qualsiasi dato, positivo e negativo, incluse le segnalazioni di cattivi pagatori.

Principalmente, il Crif supporta banche e società finanziarie che valutano il merito creditizio di soggetti richiedenti un finanziamento o un prestito. In certi casi particolari (indagini), le forze statali possono consultare il database.

Un soggetto, pur avendo tutti i documenti e le carte in regola, può vedersi rifiutare un prestito da una banca se risulta essere un cattivo pagatore.

Cancellazione dei dati Crif automatica: come funziona

La cancellazione dei dati Crif avviene in automatico secondo certe tempistiche di conservazione dei dati acquisiti.

Esistono dei termini di conservazione dei dati, dopodiché vengono eliminati automaticamente come segue:

  • 36 mesi dopo la data di scadenza del finanziamento regolarmente pagato;
  • 6 mesi dalla richiesta per i finanziamenti in valutazione;
  • 30 giorni dalla data di rifiuto di un finanziamento o annullamento da parte del richiedente;
  • 12 mesi dalla comunicazione del saldo debito (se le rate seguenti sono regolari) per i ritardi sul rimborso su 2 rate al massimo;
  • 24 mesi dalla comunicazione del saldo debito (se le rate seguenti sono regolari) per ritardi sul rimborso su più di 2 rate;
  • 36 mesi dopo la data del termine del contratto per i finanziamenti che non sono mai stati rimborsati.

C’è da sottolineare che la nota di demerito come cattivo pagatore permane nell’apposito albo dei cattivi pagatori Crif in quanto chi non rimborsa un finanziamento viene denunciato, la relativa pratica passa ad agenzie di recupero crediti. Per la prescrizione del reato trascorrono 5 anni.

Si può richiedere la cancellazione Crif come cattivo pagatore?

E’ possibile richiedere la cancellazione dei propri dati solo per quelli positivi ma chi lo farebbe? I dati positivi sono importanti per il proprio merito creditizio nel caso in cui si volessero richiedere prestiti o mutui futuri.

E’ impossibile cancellare i dati Crif negativi prima dei tempi di conservazione previsti a meno che:

  • il ritardo nel rimborso sia stato tempestivamente regolarizzato;
  • se si è accusati di morosità per un errore da parte della banca o della finanziaria oppure se, ad esempio, il bollettino di una rata pagata arriva in ritardo;
  • altri disguidi o motivi personali.

In casi del genere, il cliente può rivolgersi alla banca per richiedere la revoca della segnalazione al Crif.

La Centrale Rischi modifica i dati automatici soltanto dopo la comunicazione o il riscontro della banca.

Richiedere la cancellazione Crif comporta tempi abbastanza lunghi: da un minimo di 30 giorni ad un massimo difficile da prevedere visto che il processo di verifica, il più delle volte, è lungo e complicato.