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Conteggio estintivo: cos’è e come richiederlo

Tempo di lettura: 4 minuti Il conteggio estintivo è un documento fornito dalla banca nel caso in cui il debitore voglia estinguere, in anticipo, un prestito in corso.

Tempo di lettura: 4 minuti

Il conteggio estintivo è un documento che viene fornito dall’istituto finanziario nel caso in cui il debitore voglia estinguere un prestito in corso prima della data che aveva concordato alla firma del contratto. 

Si tratta di un documento che, nella maggior parte dei casi, è diviso in due parti in cui vengono definiti: 

  • l’importo della somma che deve ancora essere rimborsata alla banca o all’istituto finanziario che ha concesso il finanziamento,
  • le istruzioni per disporre il versamento della somma.

Cerchiamo di capire meglio cosa contiene, in che modo viene calcolato, quali sono i tempi di rilascio e quali sono le modalità in cui il debitore può estinguere il debito.

Cosa contiene il documento?

Il documento di conteggio estintivo contiene molte voci e, per questo motivo, è molto importante controllare che tutti i dati contenuti al suo interno siano precisi e corrispondano alle informazioni che avete in vostro possesso. In particolare alcuni di questi dati fanno riferimento a:

  • numero di pratica,
  • durata del prestito,
  • rate pagate e non pagate,
  • imposte e commissioni,
  • spese accessorie,
  • eventuali more o penali,
  • eventuali assicurazioni,
  • coordinate bancarie per fare il bonifico.

E importante controllare con precisione tutti i dati presenti nel contratto e, in caso di anomalie o errori, avvertire immediatamente la banca.

Come richiedere il conteggio estintivo?

Il documento estintivo può essere richiesto in qualsiasi momento presso la banca o l’istituto di credito che ha concesso il finanziamento. Una volta completata la richiesta l’istituto finanziario ha 10 giorni di tempo per consegnarlo al cliente. 

Cosa fare nel caso in cui la banca si rifiuti di presentare il documento?

La legge impone alla banca di rilasciare il documento. Infatti secondo l’articolo 17 del decreto del 28 luglio 1950, n. 895  l’istituto ha l’obbligo di rilasciare il conteggio estintivo entro 10 giorni dall’avvenuta richiesta. 

Come viene calcolato il conteggio estintivo?

Il primo fattore da tenere in considerazione quando si calcola il conteggio estintivo riguarda le rate del prestito che devono ancora essere pagate. Da queste rate l’istituto bancario deve sottrarre alcune spese che non saranno più prese in considerazione come: 

  • gli interessi che non sono ancora maturati,
  • le spese fisse riferite a queste rate,
  • il premio della polizza assicurativa per il periodo in cui non si usufruirà più della copertura.

Alla somma rimanente vengono però sommati i seguenti oneri:

  • penale per l’estinzione anticipata del prestito,
  • spese accessorie che potrebbero essere state previste all’interno del contratto,
  • interessi maturati sino alla data dell’estinzione del prestito.

Quali sono i costi dell’estinzione anticipata?

Nel momento in cui si richiede un’estinzione anticipata del prestito il debitore dovrà farsi carico di restituire alla banca:

  • il capitale residuo che manca per arrivare all’estinzione totale del prestito, 
  • eventuali mancati interessi sulle rate sotto forma di penale. 

Quest’ultimo punto è molto importante. Si tratta infatti di una possibilità prevista spesso dalle banche all’interno del contratto di prestito. Infatti, nel momento in cui estinguiamo in anticipo il prestito, decidiamo di concludere il nostro rapporto con la banca in tempi più brevi rispetto ai termini che avevamo fissato alla firma del contratto. Di conseguenza la banca perde gli interessi sulle rate che dovevamo ancora pagare. 

La clausola  introdotta il 1° giugno 2013 con la riforma del credito al consumo ha fissato delle nuove regole che riguardano proprio i casi di rimborso anticipato del prestito e che stabilisce che l’indennizzo previsto per la banca deve corrispondere a:

  • all’1 % dell’importo rimborsato in anticipo se il contratto residuo di prestito è superiore a un anno;
  • allo 0,5 % dell’importo rimborsato in anticipo se il contratto residuo di prestito è pari o inferiore a un anno.

Infine si stabilisce anche quando l’indennizzo alla banca non è dovuto, ad esempio nei casi in cui:

  • l’importo rimborsato corrisponde all’intero debito residuo;
  • l’importo rimborsato in anticipo è pari o inferiore a 10.000 euro;
  • il rimborso è stato effettuato in esecuzione di un contratto con un’assicurazione a garanzia del credito.

Conteggio estintivo: come estinguerlo?

Una volta ottenuto il documento di conteggio estintivo il richiedente dovrà decidere in che modo effettuare il versamento della somma e scegliere tra queste due opzioni:

  • Estinzione integrale – In questo caso il debitore effettua il rimborso in un’unica soluzione e versa alla banca la somma totale rimanente per estinguere integralmente il finanziamento.
  • Estinzione parziale –  Nel caso in cui invece scelga di rimborsare il debito a rate dovrà concordare con la banca un preciso piano di rientro che verrà calcolato sulla base del debito residuo che il richiedente deve ancora restituire.

In ognuno dei due casi però il versamento dovrà essere effettuato tenendo conto delle indicazioni che sono state inserite all’interno del documento dove sono segnalati con precisione i termini per la restituzione della somma. In particolare:

  • coordinate bancarie del conto in cui versare la somma relativa all’estinzione anticipata del prestito .
  • causale per identificare con precisione il mittente. 
  • data massima di validità che fa riferimento alla data, stabilita con la banca, entro la quale il debitore deve tassativamente effettuare il bonifico.

Cosa succede se non si rimborsa il debito entro la data stabilità?

Nel caso in cui il bonifico non dovesse essere inviato entro la data stabilita il documento di conteggio estintivo perderebbe di validità. In questo caso gli accordi presi in precedenza con la banca non avrebbero più nessun valore e sarebbe necessario:

  • concordare un nuovo piano di ammortamento,
  • pagare un ‘eventuale penale per non aver rispettato le tempistiche concordate. 

Una volta che la banca riceve il pagamento provvede a redigere ed inviare al cliente una liberatoria in cui si conferma l’avvenuta ricezione della somma e la fine del rapporto.

Nel caso di prestito con cessione del quinto questa lettera viene inviata anche al datore di lavoro che in questo modo può sospendere le trattenute sullo stipendio.