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decreto Salva Italia

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Ieri il governo Monti ha finalmente varato il nuovo decreto che probabilmente riuscirà a salvare l’Italia dalla gravissima crisi nella quele è caduta negli ultimi mesi. “Decreto Salva Italia” lo ha definito il primo Ministro Monti perchè più di ogni altro decreto esistente, questo pensato in queste ultime settimane servirà non solo al nostro Paese per uscire da una grande crisi finanziaria interna, ma sopratutto per permettere la nostro Paese di non uscire dall’Area Euro.
Si perchè se la manovra Monti non avesse avuto una portata simili, gli effetti della crisi economica avrebbero spinto il nostro Paese all’uscita dall’euro area, conconseguenze senz’altro che catastrofiche, come in primis l’aumento incontrollato dell’inflazione, con immediato impoverimento di tutte le famiglie italiane.
Ma quali sono in sintesi i principali punti che verranno toccati dal Ministro Monti?
PENSIONI DI ANZIANITA’ – la nuova soglia per andare in pensione sarà l’aver raggiunto i 42 anni di contribuzione. Sarranno previsti degli scivoli anticipati ma solo dietro il pagamento di riscatti molto elevati.
SURPLUS SCUDATI – tutti coloro che sotto il governo berlusconi hanno fatto rientrare dei capitali dall’estero con tassazione al 5% dovranno versare un ulteriore 1,5% per lo sviluppo.
IMU – Ritorna l’Ici anche se adesso il suo nome è IMU. L’Imu partirà con una aliquota pari al 0,4%. A discrezione degli enti locali tuttavia la possibilità di modificare in parte il tasso che verrà applicato tramite l’IMU. Seconde case tassate allo 0,7%.
IVA – Dopo solo qualche mese dall’introduzione dell’Iva al 21%, Monti con il suo decreto porta il valore dell’imposta sul valore aggiunto al 23%. Una vera botta per tutti, sopratutto per i commercianti che, visti i tempi che corriamo, dovranno veramenterimboccarsi le maniche per poter continuare a vendere.
TRACCIABILITA’- In futuro tutte le operazioni monetarie sopra i 1.000 euro saranno vietate. In sostanza bisognerà utilizzare le carte di credito obbligatoriamente per tutte le spese superiori ai mille euro.
RIDIMENSIONATE LE PROVINCE – Si lavorerà per cambiarne la natura. Avranno Consigli di 10 membri (eletti dai Consigli comunali), non Giunte. Cambieranno gli ambiti di intervento e di coordinamento.