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Prestiti per lavoratori autonomi: quali sono i requisiti

Tempo di lettura: 3 minuti I prestiti per lavoratori autonomi sono finanziamenti che vengono erogati a soggetti sprovvisti di busta paga. Vediamo i requisiti.

Tempo di lettura: 3 minuti

I prestiti per lavoratori autonomi sono finanziamenti che vengono erogati a soggetti sprovvisti di busta paga. Questi lavoratori, infatti, non percepiscono un reddito da lavoro dipendente e, quindi, non hanno entrate fisse. Per tali ragioni i prestiti per autonomi sono considerati più complicati rispetto a quelli richiesti da dipendenti ma, come vedremo, la realtà è decisamente differente. 

Prestiti per lavoratori autonomi: non così impossibili come si pensa

È vero che le banche e gli istituti finanziari non sono sempre molto disposti a erogare prestiti a chi non ha una solidità garantita dalla busta paga ma è vero anche che con le giuste garanzie la richiesta può andare a buon fine. Difatti oggi ti spiegheremo:

  • quali sono i requisiti essenziali per richiedere prestiti per lavoratori autonomi.
  • in che modo anche chi non ha una busta paga possa essere considerato affidabile da banche e istituti di credito. 

Il requisito essenziale: la solidità creditizia

Per poter richiedere un prestito per lavoratori autonomi è necessario:

  • presentare dei requisiti, ovvero delle garanzie per cui gli istituti di credito hanno la sicurezza che la somma erogata verrà restituita.
  • considerare che la banca controllerà il rischio di insolvenza e la situazione creditizia di chi richiede il prestito.

Importante è anche sapere che ogni istituto fa delle valutazioni in base alle politiche di concessione interne. Possiamo dire che ogni istituto abbia dei tassi di rischio di insolvenza, delle soglie oltre le quali non concede prestiti in relazione alla somma richiesta. Quindi se sei un lavoratore autonomo e hai un passato lavorativo solido non dovresti avere grossi problemi o dinieghi. 

Come si dimostra l’affidabilità creditizia senza busta paga?

Ciò che interessa all’istituto finanziario è che il cliente possa realmente saldare il debito. Pertanto, in assenza di busta paga, ti chiederà una certificazione delle tue entrate. Commercianti, imprenditori, artigiani e liberi professionisti dovranno certificare i propri ricavi annuali attraverso una serie di documenti che attestino la loro solidità. Per i lavoratori autonomi, quindi, non si richiedono entrate mensili perché queste sono variabili e non fisse come accade a chi percepisce uno stipendio da lavoratore dipendente. 

Pertanto gli istituti potrebbero chiedere visure camerali, modelli unici, dichiarazioni dei redditi e la firma di un garante. Oltre alla normale documentazione necessaria a depositare la richiesta il lavoratore autonomo dovrà fornire informazioni certificate circa le sue entrate annuali e l’istituto stabilirà se queste sono sufficienti o se è necessario aggiungere anche la responsabilità del garante. 

Prestiti per lavoratori autonomi : documenti necessari

Ovviamente servirà anche il documento di identità valido, il codice fiscale e altri dati anagrafici per l’avvio dell’istruttoria. Le opzioni per il lavoratore autonomo sono due: prestito non finalizzato e prestito cambializzato. Queste due macro-categorie comprendono tutta una serie di finanziamenti che riguardano le forme di leasing, rent-to-buy e via discorrendo. Grosso modo il funzionamento è sempre lo stesso, come vedremo nelle righe che seguono. 

Difatti per i prestiti cambializzati senza busta paga possono essere richiesti fino a 50 mila euro e il piano di ammortamento verrà determinato con una cambiale a cadenza mensile che verrà determinata sulla base di un piano personalizzato. Nel caso del prestito non finalizzato, invece, sarà prevista una rata a cadenza mensile che verrà addebitata sul conto corrente del richiedente. 

Per ogni richiesta l’istituto di credito può anche richiedere la firma di un garante, soprattutto quando il reddito è basso o l’attività è in corso di avvio. È ovvio che la somma richiesta rispetto a quanto percepito dal lavoratore autonomi influenza anche l’esito della domanda da parte dell’istituto a cui questo si rivolge. 

Per piccole somme, da destinare ad esempio per acquisti di routine e prestiti per cure mediche, il finanziamento avrà maggiori possibilità di essere approvato se il lavoratore autonomo ha una storia lavorativa lunga e dimostrata dai modelli unici e dalle attestazioni di reddito.