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BCE: taglio tassi al 0,25

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La notizia è veramente recente; dopo una lunga meditazione a BCE (Banca Centrale Europea) ha deciso di tagliare nuovamente i tassi di interesse di riferimento. E così, i tassi passano da 0,50% a 0,25%, un taglio di ben 25 punti base che dovrebbe ridare fiducia all’economia e spingere nuovi investimenti.
Cosa significa realmente un taglio dei tassi di interesse? I tassi di interesse sono i valori con i quali viene quantificato il valore del denaro che viene scambiato a livello interbancario. Questo tasso è fondamentalmente il valore di riferimento con cui una banca presta liquidità alle altre banche. Con tale meccanismo le banche riescono ad abbattere parte dei loro costi e possono quindi concedere finanziamenti in maniera più semplice. Infatti, dal punto di vista delle imprese e dei singoli utenti, il taglio degli interessi significa un minor costo del denaro e quindi una più grande possibilità di margini. Ma non solo; un tasso a questi livelli spinge anche gli imprenditori ad osare ed investire maggiormente in progetti che si tenevano nel cassetto; ed è proprio questa spinta di cui necessita il nostro Paese.
In dettaglio l’operazione compiuta dalla BCE è riassumibile nei seguenti step:
Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema è ridotto di 25 punti base, allo 0,25%, a decorrere dall’operazione con regolamento il 13 novembre 2013.
Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale è ridotto di 25 punti base, allo 0,75%, con effetto dal 13 novembre 2013.
Il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale rimane invariato allo 0,00%.
L’Italia comunque negli ultimi anni ha affrontato un duro periodo di crisi e per conseguire gli obiettivi di crescita e di riforma che la BCE sta cercando di spingere, è fondamentale che rimangano condizioni di stabilità politica. La Banca Centrale Europea vuole fortemente una ripresa di tutta l’economia europea, a partire dal nostro Paese. Lo attesta anche il fatto che questo tasso di interesse raggiunto con l’ultimo ribasso verrà mantenuto per un lungo periodo periodo proprio per aiutare l’economia e spingerla verso una nuova crescita, possibilmente con scarsa inflazione.
Un grande respiro di sollievo lo dovrebbero tirare anche tutti coloro che hanno un mutuo a tasso variabile; infatti con i tassi di interesse ai minimi storici coloro che stanno pagando le rate del mutuo dovrebbero vedersi una diminuzione della quota interessi. Buone notizie dunque anche per il settore immobiliare che in questi anni ha subito delle grandissime perdite.
Che la scelta della BCE sia risolutiva per farci fuoriuscire dalla crisi? Lo scopriremo solo tra qualche mese.