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Mutuo Variabile o Mutuo fisso?

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Quando si parla di Mutui, il tema principale di ogni discussione è relativo alla scelta del tipo di finanziamento da prendere, ovvero che tipologia di tasso di interesse va preferito per il calcolo degli interessi sulla quota capitale.
I tassi di interesse che possono essere applicati generalmente su un mutuo sono di due tipi:
Tasso fisso
Tasso variabile
Esistono tuttavia delle altre forme cosidette miste che prevedono per un determinato periodo un tipo di tasso e poi a seguire, l’altro. Ma parliamo adesso delle forme di intresse più diffuse.
Tasso Fisso
I mutui a tasso fisso sono caratterizzati essenzialmente da un calcolo del tasso di interesse che prende come riferimento un indice di lungo periodo, che non varia in funzione dell’andamento dell’economia di breve periodo. Tramite tale tasso di interesse le banche possono prestare soldi in modo certo; tale tasso viene scelto generalmente dalla famiglie che hanno delle incertezza economiche e che non volgiono rischiare di pagare di più di quanto previsto inizialmente. Inoltre, con un mutuo a tasso fisso, al momento della stipula del contratto, si conosce non solo l’importo della rata, ma anche la durata esatta del mutuo, ovvero il numero delle rate.
Tasso Variabile
I mutui a tasso fisso sono caratterizzati invece da un calcolo tramite un tasso di breve periodo. Tale tasso di breve periodo viene utilizzato nel mondo bancario per prestare soldi per poi riceverli a breve ed indica un po come l’economia si sta comportando. Infatti solitamente è molto basso quando la richiesta di mutui e finanziamenti è bassa mentre tende a salire quando l’economia va molto bene e la richiesta di indbitamento è maggiore. Un Mutuo a taso variabile è preferito da persone che hanno delle aspettative rialziste sul loro reddito, da coloro i quali credono che di li a qualche anno il loro stipendio crescerà, o che avranno delle entrate straordinarie tali da permettere loro di affrontare il rischio di un aumento dei tassi di interesse.
Quale scegliere tra i due?
Come abbiamo detto in precedenza, i tassi si differenziano sopratutto epr la rischiosità associata ad essi; ovvero alla possibilità di un loro possibile aumento nel tempo con conseguente aumento dell’importo totale del mutuo.
Una delle cose che in molti non sanno è che anche un mutuo a tasso variabile può prevedere delle rate fisse. Infatti diversa cosa è un mutuo fisso da un mutuo a rate fisse. Mentre il tasso fisso indica il modo con il quale vengono calcolati gli interessi, le rate fisse indicano che l’importo della rata rimarrà costante nel tempo, ma tale costanza è indipendente dal tipo di tasso.
Infatti, un tasso variabile può avere delle rate fisse. Cosa accade in caso di variazione dei tassi? Non potendo variare la rata che comunque è composta da quota capitale e da quota interesse, ciò che varierà sarà la durata del mutuo! Sei tassi a breve diminuiranno, allora le rate da pagare saranno di meno; il contrario avverrà in caso di aumento.
Tasso misto? Si, grazie.
Il tasso di interesse misto invece prevede che per i primi anni (tre di solito) venga applicato un tasso di interesse fisso e nei rimanenti un tasso di interesse variabile. Tale soluzione può essere ottimale per tutte le persone che nel momento della stipula del contratto di mutuo hanno delle piccole difficoltà economiche che presto verranno superate. In tal modo nei primi anni riescono a contenere il rischio di un aumento del tasso di interesse, per poi subire gli effetti dell’andamento del mercato, sia in positivo che in negativo.
Per un consiglio sulla tipologia di Tasso di Interesse da scelgiere per il vostro mutuo, potete contattarci al seguente indirizzo mail: infopnow@gmail.com