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Che differenza c’è tra prestito e finanziamento?

Tempo di lettura: 3 minuti

Prestito e finanziamento non sono la stessa cosa. Abbiamo sempre usato in modo improprio i due termini; li confondiamo perché crediamo siano uguali, e li usiamo indistintamente. Ma la verità è un’altra. Certo, in entrambi i casi siamo nell’ambito del credito, ma ne costituiscono due diverse tipologie. Hanno in comune il fatto di concedere subito più liquidità al richiedente, ma differiscono per la ragione finale che spinge a richiedere il prestito.

Nell’articolo precedente (link articolo prestiti) abbiamo analizzato meglio il significato del prestito; ne esistono più varianti e, sebbene in alcuni casi non è previsto l’obbligo di esplicitarne la finalità, il consiglio resta sempre quello di dire a cosa serva, perché può aiutarci ad accedere alla variante più rispondente alle esigenze personali.

Qual è la differenza fra prestito e finanziamento?

La differenza madre è che i finanziamenti ammettono ogni forma di credito, mentre i prestiti sono prevalentemente crediti a consumo. Ma oltre questa definizione sintetica, vediamo insieme più dettagliatamente che differenza c’è fra prestito e finanziamento.

Differenza n.1: tassi di interesse

Una prima differenza riguarda i tassi d’interesse. Quando la banca concede un prestito, specialmente se personale, alza di molto i tassi di interesse (in questo caso per compensare la mancata esplicitazione della finalità del credito) e possono essere sia fissi che variabili. In prospettiva, un finanziamento mantiene dei tassi di interesse minori e soprattutto sono sempre fissi, sebbene nessuna banca o società di credito conceda liquidità senza aver compiuto indagini sulla situazione finanziaria del richiedente. 

I tassi di interesse sono di 3 tipi:

  • TAN: acronimo di Tasso Annuale Nominale. Detto anche tasso puro, corrisponde alla percentuale di interesse del finanziamento calcolata su base annua. Si tratta di parametro fisso, indipendentemente dalla durata del finanziamento o dall’ammontare delle rate mensili. Si calcola in percentuale rispetto al credito totale. 
  • TAEG: acronimo di Tasso Annuo Effettivo Globale. Si tratta di un indicatore importantissimo, perché determina il costo reale del prestito totale, quindi comprensivo di ogni singola spesa aggiuntiva prodotta per tutta la durata del rapporto di credito (esclusi gli oneri notarili). Fra di esse rientrano anche tutti i pagamenti obbligatori affrontati per aprire il contratto stesso. Non è un costo fisso, ma varia in base alla durata e all’ammontare del credito concesso, dal tasso di interesse e dalle suddette spese accessorie. Ecco perché è il TAEG l’indicatore principale per confrontare il quanto ci può costare un finanziamento, e verso quale soluzione proposta dagli istituti di credito orientarsi. Diffidate di chi non vi esplicita il dato, perché vi sta omettendo il costo reale che andrete a pagare.
  • TEG: acronimo di Tasso Effettivo Globale). Rispetto ai precedenti non è così determinante nella scelta della tipologia di credito. Ovvero, non costituisce un parametro fondamentale nella comparazione di preventivi, dove invece è il TAEG da controllare, in quanto determina il costo totale del credito. Il TEG è, perciò, un indicatore che si segnala ogni tre mesi alla Banca d’Italia con lo scopo di disciplinare la cosiddetta “soglia di usura” in base alla Legge n. 108 del 7 marzo 1996.

Differenza n.2: tempi di restituzione credito

Una seconda differenza tra prestito e finanziamento riguarda i tempi di restituzione del credito. La soglia massima del rimborso di un prestito è 10 anni, per un totale di 120 rate. Un finanziamento si restituisce in molte meno rate; di conseguenza, per renderci conto se ci conviene attivare un prestito o un finanziamento, dobbiamo capire come funziona il piano di rimborso e in quanto tempo siamo chiamati a restituire il credito.

Differenza n.3: somma totale del credito

Figlia del punto n.2 è la questione della somma totale del credito richiesto. Se abbiamo bisogno di una cifra molto alta; magari per acquistare un appartamento, ci servirà specificamente un prestito, mentre per cifre più ridotte, magari l’acquisto di un’automobile, accediamo ad un finanziamento. È chiaro che più la cifra è alta e più il piano di ammortamento si potrebbe rateizzare nel tempo. 

Molto dipende dalla nostra situazione patrimoniale di partenza, a quanto ammonta il credito e in che modo intendiamo spenderlo. Queste sono le varianti che possono indirizzarci verso la modalità di credito migliore per le nostre esigenze!

Differenza n.4: finanziamento aziendale

Se il prestito e il finanziamento rientrano ambo i casi nella macrocategoria del cosiddetto credito a consumo, è bene chiarire che quest’ultimo è concesso esclusivamente a privati e non aziende. I crediti a consumo sono finalizzati all’acquisto rateizzato di un bene, non per sostenere finanziariamente le attività imprenditoriali; in quel caso, esistono forme di investimento diverse, fra l’altro ottenibili anche in banca.

Finanziamenti a tasso zero

Vi sarete imbattuti in proposte creditizie dette a tasso zero: che significa? Si tratta di una proposta finanziaria che va ad agevolare un soggetto nell’acquisto di un bene a rate senza preoccuparsi del tasso di interesse. 

Prestate molta attenzione!

Infatti, in questa tipologia di finanziamenti è il TAN pari a zero, ma ciò non vuol dire che il credito sia completamente scevro di interessi. Dovete sempre controllare il TAEG, perché quello contiene necessariamente tutti i costi accessori. 

Per definirsi finanziamento a tasse zero (reale) anche il TAEG deve equivalere a zero, e di conseguenza spostare tutte le spese extra a carico del rivenditore.