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Differenze tra conto corrente e conto deposito

Tempo di lettura: 4 minuti Il conto corrente e il conto deposito sono prodotti finanziari per la gestione del risparmio. Quali sono le differenze e i vantaggi?

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Il conto corrente e il conto deposito sono i principali strumenti per la gestione del risparmio da parte di privati e aziende. Nonostante siano entrambi prodotti finanziari pensati per la gestione della liquidità, presentano delle differenze importanti.

Chi deve fare una scelta rispetto al conto che vuole aprire, deve conoscere come funzionano entrambi, anche perché al conto deposito viene sempre associato un conto corrente d’appoggio. In questo articolo si scopriranno le differenze tra conto corrente e conto deposito e tutti i vantaggi e gli svantaggi di ciascuno.

Il conto corrente

Il conto corrente è un accordo contrattuale tra la banca e il cliente, in base al quale l’istituto di credito accetta di custodire il risparmio del correntista garantendogli anche la possibilità di usufruire di una serie di servizi. Al conto corrente viene associato un IBAN, un codice alfanumerico di 27 cifre che consente di accreditare denaro.

Vantaggi e svantaggi del conto corrente

Il conto corrente permette di usufruire di una serie di servizi utili per gestire facilmente il proprio denaro. Ormai quasi tutti gli istituti di credito permettono di accedere alle funzioni del proprio conto corrente sia in filiale sia online, attraverso l’area cliente e quindi si dovrà scegliere il conto corrente in base alle proprie esigenze specifiche.

Inoltre il titolare può ottenere una carta di debito, solitamente un bancomat, e se lo desidera può richiedere anche carte di credito e prepagate, oltre al tradizionale libretto degli assegni. Il costo di tali servizi può essere pari a zero, solitamente nel corso del primo anno, oppure prevedere il pagamento di un canone annuale.

Le operazioni bancarie legate al conto corrente sono per lo più gratuite, a eccezione del prelievo presso ATM di altre banche o del bonifico bancario.

Quali sono i contro del conto corrente bancario?

Il pagamento del canone annuale, previsto dalla maggioranza delle banche, e il tasso d’interesse non particolarmente conveniente: solitamente non è mai superiore allo 0,5%, con alcune eccezioni.

Il conto deposito

Il conto deposito è un contratto tra istituto di credito e cliente in virtù del quale la banca ne custodisce il denaro, senza offrire alcun servizio aggiuntivo, in cambio dell’applicazione di un tasso di interesse più elevato. Il titolare del conto deposito potrà effettuare solo operazioni di prelievo e di versamento di contante.

Il conto deposito è legato a un conto corrente, che per tale ragione viene definito conto d’appoggio. Esistono due tipologie di conto deposito:

  • conto deposito libero: il titolare può disporre del proprio denaro senza alcuna limitazione di tempo;
  • conto deposito vincolato: il titolare del conto si vincola a non prelevare per un periodo di tempo determinato, durante il quale non potrà disporre del proprio capitale.

Vantaggi e svantaggi del conto deposito

Il principale vantaggio del conto deposito è il suo rendimento, in ragione di un tasso d’interesse piuttosto elevato, qualora il conto fosse anche vincolato temporalmente. Rispetto al conto corrente, che ha un rendimento minimo, si tratta della migliore soluzione se si desidera che il proprio capitale non rimanga infruttuoso.

Ovviamente non si tratta di un investimento in grado di garantire rendimenti altissimi, come in passato, tuttavia il rendimento è sicuro, in quanto garantito dal Fondo di Tutela Interbancario per i Depositi: il fondo rimborsa fino a 103 mila euro in caso di fallimento dell’istituto di credito.

Come scritto in precedenza, il titolare del conto deposito non potrà usufruire di altre operazioni all’infuori del deposito e del prelievo di denaro; dunque non sarà possibile effettuare bonifici o addebitare i costi delle utenze.

Il conto deposito viene associato a un conto corrente; di solito è la banca che lo apre ma il titolare del conto deposito può decidere di associarlo a un conto corrente già aperto presso un altro istituto di credito.

Ci sono anche altri vantaggi legati al conto deposito.

A differenza di quanto accade per il conto corrente, non sono previsti:

  • spese di apertura del conto;
  • spese accessorie per operazioni legate al conto.
  • pagamento del canone annuale;

Il conto deposito è dunque un prodotto finanziario finalizzato a ottenere una piccola rendita dal proprio capitale.

Conti a confronto: le differenze

Tassazione

Ecco la differenza nella tassazione dei due conti:

  • Sul conto corrente l’imposta è pari a 34,20 euro, per tutti i correntisti con una giacenza media maggiore di 5.000 euro. Tuttavia se il risparmio è inferiore ai 5.000 euro, la normativa in materia prevede l’esenzione di tale imposta di bollo.
  • Il conto deposito prevede una tassazione proporzionale al capitale e progressiva: si tratta dello 0,20% del capitale depositato.

Il conto deposito è dunque una modo per investire, con bassi margini di rischio, il proprio denaro in virtù dei tassi d’interesse vantaggiosi. Quindi chi deve scegliere il miglior conto deposito sa che si tratta di un’opzione sicura in quanto il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi garantisce e tutela il denaro investito.

Finalità e tassi di interesse

Quali sono le principali differenze tra conto corrente e conto deposito? Osservando attentamente i due prodotti finanziari se ne possono trovare almeno tre:

  • la finalità:
    • il conto corrente è la scelta migliore per chi vuole gestire il proprio risparmio nella vita di tutti i giorni;
    • il conto deposito, invece, è perfetto per quanti abbiano come obiettivo un investimento sicuro;
  • l’operatività:
    • chi apre un conto deposito ha a disposizione solo due operazioni, il prelievo e il versamento di contante. Ovviamente c’è un numero limitato di prelievi e versamenti che è possibile effettuare.
    • Il titolare di un conto corrente può effettuare anche altre operazioni, come il pagamento delle utenze, la domiciliazione bancaria, i bonifici e i giroconti e tante altre operazioni utili alla gestione quotidiana del denaro;
  • i tassi di interesse:
    • i tassi d’interesse per i conti correnti sono sempre inferiori allo 0,5%;
    • quelli previsti per i conti deposito sono più alti, in quanto viene premiata la scelta dei risparmiatori di vincolare il denaro per un certo periodo di tempo.